Sterco e Stelle. Ovvero: ora Ti insegniamo ad Amare. Conversazioni con i Maestri. Parte II
Fatta la doverosa premessa (vedi post precedente), ci siamo lasciati con me, seduta con le stringhe ben allacciate e pronta a scrivere….e Loro, i Miei, pronti a dettare.
Un ultimo sguardo colmo di capricciosa protesta alla splendida giornata di sole che mi aspettava al di là dei vetri e poi l’inesorabile chinarsi del mio capo …-E’ il caso di parlare un po’ di cosa sia l’Amore. C’è troppa confusione tra Voi, Uomini e Donne.
-Ma questa volta si tratta di Amore ... quello di coppia??
-C'’è troppa confusione tra Voi, Uomini e Donne riguardo
alla questione dell’Amore. Questa volta che nome vuoi dare a Dio?
-I soliti nomi non vanno più bene? Dio, Universo, Madre
Terra, Coscienza Universale?
-Su questo puoi scegliere Tu.
-Dio è più breve. Se posso …
Un silenzio assenso e poi la valanga di rivelazioni che a Me
suonarono come una Preghiera: come se Qualcuno stesse pregando Me.
Io Sono sempre dentro di Te, dentro di Voi, Uomini e Donne.
Io Sono già lì, impalpabile, e ci Sono non per riprendere, né per controllare.
Mi adagio in Te, in Voi, per respirare. Vedo nel Tuo Soffio Vitale il Mio e Mi
riconosco. Mi trovo nei Tuoi Specchi e Ti dono il Mio: Timone e Stella Polare.
Sei l'Essere Divino a cui ogni giorno L'Universo si offre in
Sacro Spettacolo e non c'è Mistero, solo Magia. E il Mago sei Tu. Sono Io.
……
……
-Scusate, ma chi è che parla?
-Ti abbiamo già detto che sei libera di scegliere il nome.
Qui ricordo solo un immenso Silenzio.
Poi proruppi: Vorrei chiedere “ in che senso”? (la frase “in
che senso” è una sorta di apriti sesamo che solitamente svela varchi sino
allora nascosti nelle parole dei Miei. Come ripete sempre Igor Sibaldi, a Loro
piace moltissimo questa domanda).
I Miei sorrisero del mio imbarazzo ed aggiunsero: puoi
leggere pensando che sia stato Lui a parlarTi. Questo è il modo in cui il
Vostro Universo-Mamma ( se preferisci puoi scrivere Dio Padre/Madre) Vi Ama.
A Voi, Uomini e Donne, ugualmente è data la stessa Libertà,
la medesima Possibilità. Questo è ciò di cui Avete da accorgerVi (Maiuscolo
dei Maestri).
Poi cambiarono tono…meno solenne…più esplicativo…
In ognuno di Voi, Uomini e Donne, l'Universo Ama ed Espande
Sè Stesso. Altro non può essere l'Amore Terreno. Ogni volta che l'Uomo muore,
l'Universo in Lui riflesso si uccide, e più Ricco ritorna. Ugualmente ad ogni
Uomo, ad ogni Donna è dato mille volte morire, non già in mille vite, ma in una
sola. Per espandersi nell'Altro, per divenire dell'Altro l'Espansione, L'uomo o
la Donna bruciano i Loro occhi, perdono vesti e veli, si fanno Stella e Sterco,
uccidono la Forma.
Ogni volta che Io entro in Te tu perderai. AccettaMi e
donaMi la Tua resa.
-Temo di aver perso qualche parola in chiusura…
-Va bene così.
-Ma come mai tutte queste Maiuscole?
-E’ Lila.
-In che senso?
-Per scrivere Dio usi la maiuscola, giusto?
-Mi sembra il minimo.
-( non è piaciuto Loro il mio umorismo) Se adotti la
lettera Maiuscola per scrivere la parola Dio allora ogni parola dovrebbe essere
scritta con la lettera maiuscola.
-E perché?
-Perché è Lila.
-Perché è Dio????
Silenzio assenso.
-Non riuscireste a vedere il senso di ciò che vi
diciamo, per cui va bene così. Poi rileggiamo.
-E come mai tutte queste precisazioni, queste ripetizioni di
“Uomini e Donne”?
-Adesso è utile parlarVi così.
-Utile a cosa?
-E’ Utile: facilita il Vostro vedere. Nulla più.
-Mh ... non mi convince questa risposta.
-Lo sappiamo. (ridono)
-Non riesco a salvare il documento!
- E’ che non va bene il titolo che hai
dato. Cambialo.
-Ah!
Corressi nel titolo attuale: Sterco e Stelle. Ovvero: ora Ti
insegniamo ad Amare. Conversazioni con I Maestri.
-Posso salvare ora?
Silenzio assenso.
Rilessi più volte: qua e là i Miei mettevano qualche
maiuscola, aggiustavano qualche pronome, commentavano in modo che Io potessi
Vedere un Senso in ciò che avevo pocanzi scritto.
Questo Dio/Universo è dentro di Noi come Riflesso di Sé
stesso. E' la Nostra Divinità. Il Gioco Sacro di Lila ha avuto inizio per Amore:
affinché Dio/Universo potesse Ri-conoscersi. Per Amore Nostro
e di Se stesso questo Spirito è sceso dentro Noi. Non si tratta di un Dio
giudicante:questo Dio non ha alcun interesse nel
Bene e nel Male, non è intenzionato a direzionare le Nostre Vite verso un presunto
Bene Superiore.
I Miei distinguono sempre tra due dimensioni: il Mondo delle
cose e l’Aldilà. A questo Dio poco importa del Mondo delle cose: di questo
Mondo fanno parte i nostri corpi e la nostra storia, le esperienze, i vissuti. I
Maestri spiegano che tutto
questo è illusione, e l’Assoluto non ha cura di malattie, guerre, amori
infranti, carestie. Il Suo ed il Nostro Gioco è quello di Tornare alla Fonte, ma
diversamente dal momento in cui fummo proiettati fuori la prima volta, questo
ritorno va impreziosito della Nostra rinnovata Consapevolezza. Lila
è una caccia al tesoro di cui il Mondo è solo lo scenario iniziale in cui
nascondere bene gli indizi.
Questo è Vero, ma al contempo non lo è: non ci sono due
dimensioni distinte, non c’è dualità. Difatti viene detto che Noi, la Nostra
Essenza è sempre Lì: in questo Al di Là, in Dio/Universo, nell’Eden Originario,
nell’Indistinto. Il Mondo-scenario è solo un velo (Maya) adagiato
sull'Infinito.
Ho resistenze di fronte a questo messaggio o come dicono
loro ho “malattie”. Parlano strano i Miei: le malattie comunemente intese da
Noi Uomini e Donne per Loro non sono tali, mentre lo sono le nostre resistenze.
Questa parte dovrebbe essere la prima chiave di lettura di
quanto Loro intendono per Amore: quando Noi Uomini e Donne, pur nel Mondo delle
cose riusciamo a percepirci quali Spirito di Dio, quando insomma non cadiamo
nell’Illusione, allora possiamo finalmente sentirci Amati.
Personalmente Mi accade questo: quando sono pienamente
Sveglia, quando cioè non ho più bisogno di convogliare la mia attenzione sul
mio stato, di osservarmi, ma semplicemente Sono, allora Dio è ovunque. Posso
scorgerlo nelle decorazioni in vetro che adornano la finestra della mia cucina,
o in due foglie che cadono dalla cima dell'albero all’unisono seguendo la
stessa traiettoria. Dio è nel mio Alito che appanna le lenti o in un ricorrente
tintinnio dall'ignota provenienza. In questo accorgersi c’è solo Amore e nulla
più. Non credo di essere capace a descriverlo meglio. Non so se si possa
descrivere: ora non mi è dato saperlo fare, né saperlo.
Continua...Sara Ascoli
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