Il labirinto e l'arciere (parte II)

Questa è la coppia Arianna-Teseo: l'intelligenza, intesa come il vedere oltre la superficie delle cose che all'occhio umano appaiono separate e il coraggio dell'eroe che si offre volontario per uccidere quel mostro che chiedeva ciclicamente in offerta sette fanciulli e sette fanciulle ateniesi.
Il connubio tra quest'azione del cuore e la sacra facoltà del vedere è stato spesso simbolicamente rappresentato da un'altra figura: l'arco, o l'arciere

La freccia scoccata dall'arco va dritta al bersaglio come il filo d'Arianna. Come quel filo, essa sancisce un collegamento tra l'arciere e il bersaglio, seppur stabilendo un non coinvolgimento delle facoltà intuitive (Arianna) dell'arciere con il bersaglio-minotauro. Privato della sacra facoltà di veder oltre (l'intelligenza-Arianna), Teseo non avrebbe mai potuto esercitare il suo coraggio, l'azione del suo cuore, poiché sarebbe stato preso e perso nel labirinto. Questo non coinvolgimento è il presupposto fondamentale per garantire alla tua percezione-intuizione di rimanere pura e casta.
Filo e freccia rappresentano le tue energie inviate con precisione: strumenti per protenderti verso lo scopo, estensioni di te che preservano la purezza del tuo sentire dalla contaminazione con l'oggetto.
L'intuizione-attenzione così resta consacrata a te, all'eroe stesso. Teseo non deve perdere il filo, mantiene l'attenzione sulla propria presa; così come l'arciere non perde l'attenzione sulla presa dell'arco e sulla trazione della freccia.

Immagina ora di protendere un tuo braccio dietro la schiena per prendere una freccia dalla faretra. Questa si trova esattamente al centro della tua schiena: in corrispondenza della colonna vertebrale.
Sin dall’antichità la colonna vertebrale fu associata alla simbologia dell’Albero sacro o Albero della Vita biblico, nonché famoso emblema cabalistico. Spesso è lo stesso corpo umano ad essere descritto in numerosi testi sacri come un Albero seppure rovesciato: perciò con le radici in cielo e i rami in terra. Il tronco è quella parte mediana che unisce il cielo alla terra, il pensiero all’azione Arianna a Teseo, l'arciere alla freccia.


E' al centro di quest'area che si trova la Colonna Vertebrale: bacchetta magica, via Regale, strada di mezzo, equilibrio, cammino della Vita, via della Compassione o cammino di risveglio della Kundalini. Questa è la bacchetta del Mago, strumento della sapiente Ars Regia in grado di re-alizzare trasmutazioni, miracoli e guarigioni: estensione di quell'energia pura non sottomessa ai contrasti. La colonna vertebrale è il canale attraverso il quale scorre l'energia vitale di ogni uomo la cui facoltà di fluire è in accordo con il grado di coscienza che si è riuscito ad integrare.
L'atto simbolico di prendere dalla propria energia vitale (colonna vertebrale-faretra) una freccia rappresenta la padronanza del potere conferito dall'aver integrato i vari livelli di coscienza (emblematicamente rappresentati nelle vertebre lombari e dorsali). A questo punto immagina di tenere con il tuo braccio sinistro l'arco davanti a te e di posizionare al suo centro la freccia per poi tenderla prima di scoccarla lontano. In questa posizione la freccia si trova con la sua parte posteriore appena davanti al tuo cuore, mentre punta con l'altra estremità dritto davanti a te laddove il tuo sguardo concentrato tiene la mira. La freccia-bacchetta magica ha così connesso il cuore (o coraggio) al vedere (o intelligenza), ovvero l'azione al pensiero.
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Sara Ascoli
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