Libera i tuoi prigionieri
Che vuol dire smettere di trattenere?
Le nostre paure, i nostri blocchi, le nostre Ombre. Ma anche il Drago personale o le idee di noi stessi, vengono trattenute in una forma: costrette a manifestarsi nelle circostanze o nelle persone che ci circondano.
Perché "costrette" a manifestarsi nel mondo?
Perché non osiamo vederle dentro di noi.
In tal modo, costringiamo un individuo o una situazione a vibrare a quella esatta frequenza che ci appartiene.
Tanto più abbiamo nutrito una paura, un ricordo traumatico o un blocco con l'attenzione, il discorso (ne abbiamo parlato troppo e in modo irresponsabile), il pensiero disfunzionale della mente, altrettanta sarà la carica energetica di quella zona d'ombra dentro di noi.
È un'Ombra pesante in cui non riusciamo a vedere: troppo buia e spaventosa.
A quell'oscurita' confusionale risuonerà il nostro mondo ordinario: è come se noi imprimessimo quella frequenza a tutto quanto ci circonda.
Quel dolore cieco (l'incapacità di vedere) è il sassolino che gettiamo nelle acque ferme della vita: il sasso scompare ma a lungo vedremo espandersi diversi cerchi sulla superficie.
Abbiamo costretto la vita a vibrare alla nostra frequenza oscura.
Amici, famigliari, partner, animali da compagnia, professioni, circostanze e persino il nostro corpo, vengono da noi IN-FORMATI, letteralmente messi in una forma che sia in grado di manifestare ciò che alla nostra percezione resta ignoto. E che, invece, chiede di essere visto.
Amici e famigliari, situazioni e corpi non sono così come li abbiamo costretti ad apparire: semplicemente si accordano alla nota che noi stiamo suonando.
Essi chiedono, invece, di venire liberati: di potersi manifestare per ciò che sono. Ci chiedono di liberare il nostro e il loro potenziale affinché la vita proceda spontaneamente e non come una coazione a ripetere; non come un teatrino delle ombre; non come inferno personale abitato da propri fantasmi o demoni.
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