IL TUO SANTO GRAAL




L’uomo assimila il cibo attraverso l’apparato digerente e il nutrimento sottile attraverso il sistema nervoso.


Mediante la digestione il cibo viene assimilato: reso simile al sé. Mediante sensazioni e percezioni avviene lo stesso processo assimilativo seppur a un altro livello.


Le emozioni sono ancorate alle cellule e al liquido intra ed extra cellulare, custode di distribuire le informazioni a tutto l’organismo. Le molecole d’acqua in cui le cellule sono immerse generano veri campi elettromagnetici responsabili delle informazioni che costruiscono la realtà sensibile.


Abbiamo una serie di informazioni sensoriali che agiscono dall’esterno e che attraverso sensazioni ed emozioni alterano l’essenza del sangue e dei liquidi; e, all’interno, una serie di informazioni provenienti dall’assimilazione del cibo. 


In entrambi i casi, sangue e liquidi sono alterati: raccolgono le impressioni esterne e interne il cui intreccio costituisce la coscienza elementare dell’Io.


Tale coscienza è con-fusa poiché i dati esterni non sono separati da quelli interni e tale confusione determina un’esperienza del mondo non reale, ma soggettiva.


Ecco perché in tutte le discipline e prassi evolutive si indica un ritiro dalle sollecitazioni mondane: cibo, sostanze, sessualità istintuale, istinti, passioni, vizi, etc, al fine di purificare il sangue.


L’obiettivo è di fare in modo che le sensazioni interne non ostacolino la coscienza nel suo sviluppo e permettere all’anima di fare esperienza del campo energetico dell’unita’ archetipica:


“Sappiate cosa vi sta davanti agli occhi e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato, perché nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato” (Vangelo di Tommaso).


Le pratiche di igiene corporea non sono ovviamente sufficienti, seppur fondamentali. 


Una delle pratiche più diffuse in ogni sapere, mistica o disciplina che consideri lo sviluppo della coscienza riguarda l’igiene del proprio sistema nervoso e mira a creare al suo interno una tensione tale da impedire che le sensazioni esterne (il mondo delle immagini) estenda la sua attività sino al sangue!


Attraverso questo semplice esercizio la coscienza si sottrae alla propria frammentazione ordinaria e all’influenza degli organi interni: il corpo viene così spiritualizzato.


“Perché vi sono cinque alberi nel Paradiso. Non mutano in inverno e in estate e le loro foglie non cadono. Chiunque li conoscerà non sperimenterà la morte” (ibid.).


I cinque alberi si riferiscono ai nostri cinque sensi non disturbati da distrazioni esterne. Quando riusciamo a farli lavorare sincronicamente, si genera un campo mentale molto potente, in grado di portarci verso la direzione giusta.


Simbolicamente l’antica prassi alchemica  attraverso la quale si ottiene la “purificazione del sangue” è rappresentata dalla crocifissione di Gesù e dalla sua ferita al costato da cui fuoriesce acqua (liquidi cellulari o acqua informata) e sangue (passioni) raccolti poi nel Graal.


Questa spiritualizzazione della materia corporea realizza quello stato di coscienza che è racchiuso nell’espressione “essere nel mondo ma non del mondo”: la coscienza si sente sollevata; osserva il mondo dall’alto e ne percepisce la coerenza, l’unita’, la sincronicità, l’armonia, l’empatia totalizzante ove non v’è più distanza tra soggetto e oggetto, io e mondo. 


Come fare per entrare in questo Regno dei cieli?


“Quando farete del due Uno e quando farete l’interno come l’esterno e l’esterno come l’interno e il sopra come il sotto e il sotto come il sopra” (ibid.).


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