LA STORIA DELLA FARFALLA BLU

 



C'era una volta un uomo vissuto che, dopo la perdita di sua moglie, rimase ad accudire le due figlie. Piccole ma estremamente intelligenti, le bambine erano estremamente curiose e desiderose di scoprire la vita e tutti i suoi significati.


Per accontentare la loro sete di conoscenza, il papà decise di portare le sue figlie presso un villaggio dove viveva un saggio, a lui chiese di prendersi cura delle bambine e insegnargli il senso della vita. 


Giorno dopo giorno le due sorelle esplorarono il mondo e la natura e, con l’aiuto del vecchio saggio, trovarono le risposte i più disparati quesiti.


 Tuttavia non erano ancora contente, soddisfatte di ciò che avevano appreso. Si chiedevano quanta sapienza e saggezza potesse appartenere, per davvero, all’uomo. Così decisero di escogitare una trappola per conoscere i limiti umani.


“Come possiamo ingannare il saggio? Quale domanda potremmo fargli per coglierlo impreparato?” 

Chiese la sorella minore. La sorella maggiore le mostrò una splendida farfalla blu appena catturata: “Lei ci permetterà di ingannare il maestro con una domanda a trabocchetto. Andremo da lui e io terrò la farfalla nascosta in una mano. Domanderò poi al saggio di dirmi se la farfalla che ho in mano sia viva o morta. Se egli mi dirà che è viva, stringerò forte la mano e la ucciderò. Se risponderà che è morta, la lascerò libera. Qualunque sia la sua risposta sarà dunque sempre errata”


Così le due bambine, complici di quella trappola, raggiunsero il saggio per metterlo alla prova. “Saggio” – disse la più grande – “Sapresti indicarci se la farfalla che ho tra le mani è viva o morta?” Lui le guardò entrambe e disse: “Dipende da te, essa è nelle tue mani”.

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