UN PASSO FUORI DALLA GABBIA

 



"Avevi ragione. Scappo sempre da me stessa. Non ho una sola abitudine che non metta in atto per scappare da me. 


Ho fatto come dicevi: ho visto tutto. Credo... 


Comunque ho visto abbastanza da avere la nausea.


Volevi un'analogia? 

Sono un topolino in gabbia che scappa in continuazione a destra e a sinistra.


Ma da cosa scappo?

E cos'è la gabbia?


Sono io il topo. Sono io l'ombra da cui scappo e sono io la gabbia.


Come faccio per fermare tutto questo vivere convulso?


Sara, ho bisogno di una pillola magica: una sola piccola cosa da cui iniziare. Altrimenti impazzisco ora che ho visto.


Ora non sopporto vedermi così.


E avevi ragione quando mi chiedevi: chi è che vede?


Ora so che sono il topo, l'ombra da cui scappo, la gabbia e anche chi vede tutto questo accadere frenetico e insensato.


E ho bisogno di un trucco, una tecnica, una pillola... perché questa presa di coscienza è la cosa più dolorosa della mia vita.


Era tutto falso, dunque. Falsi i miei rapporti, i miei sogni, gli obiettivi. Persino i miei problemi erano falsi. E le mancanze, le nostalgie, i miei sentimenti: mi serviva tutto. Ho inventato tutto...ora lo vedo così chiaramente!


Ho inventato tutto per scappare dall'ombra di me stessa.


42 anni in esilio da me.


E ho paura di perdere questa consapevolezza come si perde un sogno al mattino. Ho paura di ricominciare a fare il topo...o l'ombra...o la gabbia...


Cosa posso fare? Come posso inchiodarmi per sentire me stessa? In che modo ci si sente?"


"Respira.

Accorgiti di respirare.

Porta la tua attenzione quanto più possibile sul respiro.

Quello è il cordone ombelicale  con te stessa, con ciò che in te è reale.

Ed è lo stesso cordone che unisce te al cosmo vivente: o c'è questa unione consapevole oppure c'è la gabbia".


#SiiReale

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