PERCHÉ SEI UN FENOMENO DA BARACCONE

Ognuno di noi, consapevole o meno, ostenta un proprio tratto di personalità di cui va particolarmente fiero.


È qualcosa che lo fa sentire comodo, al sicuro, vincente.

È il proprio asso nella manica ed è altamente familiare, al punto che, mettere in atto certe condotte, non richiede quasi alcun dispendio energetico: è un po' come inserire il pilota automatico.


Siamo fortemente identificati con questo aspetto della nostra personalità; ce ne vantiamo addirittura e lo usiamo proprio come tratto distintivo: "Io sono fatto così!"


Lo usiamo, paradossalmente, sia per mettere in guardia gli altri da noi, sia per guadagnarci la loro fiducia o simpatia.


Soffriamo tutte le volte che non riusciamo ad agire queste condotte abituali e automatizzate: non ci sentiamo più noi stessi; siamo a disagio; ci manca la terra sotto i piedi.


In modo del tutto inconsapevole, approntiamo la nostra esistenza proprio per mettere in bella vista quel nostro tanto caro tratto di personalità: per re-citare un copione.


Ciò che ignoriamo nel modo più assoluto è che quell'aspetto ostentato come fiore all'occhiello è, in realtà, una maschera di dolore.


Quel tratto è la cicatrice della nostra ferita originaria: non lo abbiamo scelto, anzi: non avevamo proprio scelta alcuna.


Quell'aspetto della personalità è la mostruosa cicatrice che portiamo in volto e che esibiamo quasi fossimo fenomeni da baraccone: vendiamo il nostro dolore incompreso al pubblico festante.


Per di più, si ignora che proprio quel tratto che abbiamo considerato il nostro punto di forza, è ciò che ci impedisce di amare completamente e di sentirci amati.


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