I SEMI INESPRESSI: EMOZIONI ILLEGITTIME

 


Cosa in te non è ancora giunto a fioritura?

Cosa non si è ancora attivato ?

Quali parti o semi di te hai finora rinnegato, scansato, evitato?

Ognuno di noi è cresciuto nella repressione di alcuni stati energetici: la rabbia, l’invidia, l’esuberanza e l’entusiasmo.
Per altri tra noi, da piccoli era vietato essere tristi o piangere.

Loro malgrado, i nostri genitori hanno favorito in noi il consolidamento di alcuni stati energetici socialmente accettati e inibito e congelato altri ritenuti scomodi per l’ambiente.

Da adulti abbiamo perduto la memoria di tutte le volte e di tutti i modi in cui è stata repressa la nostra rabbia, ad esempio. E con la memoria abbiamo perduto pure la capacità di esprimere rabbia: magari siamo arrabbiati ma non esprimiamo quell’energia.

La rabbia ci abita dentro e ci avvelena ma non siamo capaci di esprimerla in modo responsabile: siamo arrabbiati ma non esprimiamo, non liberiamo rabbia.

Cosa vuol dire: “in modo responsabile”?

Vuol dire che ancora oggi che siamo adulti soffriamo l’effetto di quella repressione per cui non sappiamo accettare la nostra rabbia: pertanto ci definiamo arrabbiati con qualcuno o qualcosa, per colpa di qualcuno o qualcosa.

La rabbia non è affar nostro: ci hanno insegnato che non va bene e quindi se la proviamo ne attribuiamo l’origine all’esterno.

Questo discorso che vale per la rabbia vale pure per l’amore: sappiamo amare senza un oggetto scatenante?
Vale per la gioia, la serenità e per ogni altro stato energetico e/o sensazione, emozione, stato d’animo.

Non aver appreso a esprimere uno o più stati energetici fin da piccoli (“non sta bene; dai fastidio; non si fa; vergognati; sveglierai papa, poverino!; etc”) ci ha impedito di sviluppare il senso di responsabilità verso il nostro stesso sentire.

Non si è arrabbiati “con” o “a causa di”: si ha rabbia dentro.

È la nostra rabbia.

Ed è del tutto naturale averne. Così come è naturale la gioia.

Non occorre un motivo o un oggetto per essere lieti o tristi: siamo un universo pulsante. Ognuno di noi lo è. E in ognuno di noi vivono tutte le sfumature dell’umana natura.

L’evoluzione della maturità individuale va di pari passo con la diminuzione della dipendenza: se alcuni nostri stati emotivi o energetici dipendono ancora da fattori esterni per manifestarsi o per essere legittimati, allora abbiamo ancora dentro di noi semi non germogliati, non attivati.

Questo potenziale soffocato e inespresso è altamente dannoso per la nostra salute mentale e fisica. Il primo effetto a livello psicologico è una scissione interiore: una parte di noi è arrabbiata, un’altra giudica e soffoca in ogni modo la prima. Il risultato è che la parte arrabbiata si arrabbia con se stessa per il fatto di essere arrabbiata.

È l’equivalente di una malattia autoimmune a livello psicologico: attacchiamo il nostro stesso sé che non viene riconosciuto e confuso con il non-sé.

Ora, se partiamo dal presupposto che sono numerosi gli stati d’animo su cui abbiamo subito una repressione, possiamo facilmente concludere quante scissioni vivono dentro di noi e in quanti modi attacchiamo noi stessi giorno dopo giorno.

La mancata legittimazione di uno stato  energetico in noi comporta anche il rifiuto dello stesso stato nell’altro: da qui molte delle nostre complicate relazioni.

Apprendere a esprimere ciò che siamo senza attribuirne la causa all’esterno è il primo passo di salute e competenza emotiva: il che rappresenta un fattore determinate per ogni relazione.

Numerose sono le tecniche adottate nel counseling per familiarizzare con la propria natura emozionale e liberarci da blocchi e compressioni, sia fisici che emotivi, relazionali.

Riappropriandosi della rabbia, ad esempio, si legittima anche la propria forza. La vulnerabilità riscoperta conduce a una maggiore sensibilità; l’amor proprio che tanti confondono con l’egoismo, migliora la nostra libertà.

Ci sono poi tante di quelle persone che hanno subito una tale espressione sul piacere da aver eretto illusori surrogati nel cibo, alcol, sostanze, sessualità o vita mondana, perdendo completamente di vista una delle maggiori dinamiche di espansione dell’essere umano.

Prova a fare una lista di quali aspetti in te non hanno ancora potuto fiorire: a quali sogni sono legati?

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