LA CADUTA NEGLI OPPOSTI: ENANTIODROMIA
Il gioco degli opposti nel divenire, cioè la concezione secondo la quale tutto ciò che esiste passa nel suo opposto fu un concetto sviluppato per primo da Eraclito di Efeso:
«ciò che si oppone conviene, e dalle cose che differiscono si genera l’armonia più bella, e tutte le cose nascono secondo gara e contesa».
Enantiodromia è il termine, dal greco, con cui si esprime tale costrutto filosofico e sta per “corsa nell’opposto”.
Nell’armonia di contrari, il filosofo greco trovava il principio della realtà: la chiave del divenire.
Tutto ciò che esiste passa nel suo opposto.
Al giorno è contrapposta la notte, alla vita la morte. Il giorno diventerà notte e la notte diventerà giorno, così ciò che è vivo diventerà morto e sarà utile a nuova vita. Alla fiducia segue il tradimento; la generosità incontra l’ingratitudine.
Jung riprese il concetto di Enantiodromia per indicare un principio, una legge universale della psiche umana, ove si intende il manifestarsi del principio opposto inconscio.
Per Jung quanto più una persona si identifica con un aspetto soltanto, tanto più rapidamente si troverà a confrontarsi con il suo opposto.
Questa è la funzione regolatrice dei contrari.
Ognuno di noi tende a reprimere nell’inconscio il suo opposto.
Quando privilegiamo un solo lato di sé, prima o poi il lato opposto, inascoltato, finirà per irrompere dall’inconscio, con violenza, per poter ristabilire l’equilibrio, fine a cui la psiche sempre aspira: questa è la caduta inarrestabile nell’opposto.
L’enantiodromia può riguardare il mondo interno del singolo ma anche l’inconscio collettivo: si tratta infatti di un concetto universale.
Ed è proprio grazie a questa legge universale, presente anche nei 7 principi ermetici, che è possibile la congiunzione delle metà nemiche di cui è fatta la personalità.
Ogni attaccamento o identificazione spinge l’essere umano a precipitare nell’esatto contrario.
Ogni nostro sforzo cosciente è volto a mantenere a fatica una forma che perduri.
A costo di sofferenze, sforzi e sacrifici, ci opponiamo inutilmente a un mondo che nella sua Ombra contiene antimateria.
L’opposto a noi ci è in qualche modo necessario: la coscienza è in contraddizione con l’inconscio in attesa di scoprire, forse, nuovi colori dell’anima oltre al bianco e nero.
ENANTIODROMIA, dunque, si accompagna a un’altra parola molto in auge: la parola trasformazione.
Come si arriva dunque a fare danzare le coppie di opposti? Come dialogare con le nostre emozioni latenti?
Il counseling evolutivo è un viaggio verso la consapevolezza: l’arte di fare anima riscoprendo in noi stessi antichi misteri alchemici.
Attraverso la relazione professionale di aiuto, lo spazio del counseling si rivela come l’ambito in cui fare esperienza delle nostre istanze oscure e riportarle così alla luce, in un armonia dei contrari che è per sua natura trasformativa.
✴️Sul gioco degli opposti e il loro ricongiungimento è incentrato il mio saggio di Alchimia Evolutiva:
“Cenerentola, l’Inganno, l’Anima e il Sang Real”.
Proprio di questo parleremo nelle due prossime presentazioni del libro:
✔️08/02 a Fenis, Valle d’Aosta
✔️23/02 a Roma.
Per prenotare 👉🏼 siirealecounseling@gmail.com
Commenti
Posta un commento