NON SFUGGIRE ALL'AMORE: LA VOCAZIONE DELL'ANIMA E IL POTERE EREDITATO

 



Quello che questa volta voglio condividere con voi è il frutto di un lavoro condotto su me stessa per oltre un decennio. Si tratta di un lavoro pratico e avanzato sull' Ombra, sulla Morte e, quindi, sull' Amore: entità fondanti e rigeneratrici della Vita e delle proprie, personali, risorse.


LA MIA SORIA

Diversi anni fa la mia vita manifestava, in diversi ambiti, quella che per me era una sofferenza ancora inconsapevole legata alla relazione insoddisfacente con mia madre affetta da disturbi psichiatrici e da cui non mi ero mai sentita amata.


Fu dopo molto dolore che mi accorsi come perdono e comprensione non fossero sufficienti a guarire le mie ferite e, quindi, liberare quei settori esistenziali che questa sofferenza teneva in catene. Ciò di cui necessitavo era un profondo processo di trasformazione.


È così che scoprii, tramite l’Alchimia evolutiva, che accanto al disagio mentale, così come accanto ad ogni cosa, esisteva una soglia e che, apprendendo a varcarla, si apriva una realtà fino ad allora invisibile. 

Riconobbi allora i doni che, attraverso mia madre, l’Universo mi stava offrendo e che sino a quel momento non ero stata in grado di cogliere. 


Mia madre ha confini granitici e inviolabili; bisogno di comfort; avarizia; necessità ossessiva di sentirsi a casa in ogni circostanza pena l’esclusione fendente dell’incongruenza; accumulo seriale di ogni bene utile e inutile; isolamento preventivo; ruminazione mentale; ostinazione; autoreferenzialità; capacità di misurare, parcellizzare e conservare anche l’aria; invisibilità inavvicinabile; sublime padronanza delle proprie indubitabili ragioni.


Mia madre ha sempre manifestato una coerenza massima in un livello di coscienza minimale: le proprie istanze interiori obbediscono unanimi a un unico superiore principio ordinante. Nessun conflitto interno tra le parti può aver luogo nel suo minuscolo regno elettivo della coerenza.

Proprio grazie a questa coerenza è stata capace, nel corso della sua esistenza, di ottenere  tutto ciò che ha saputo desiderare laddove la sua brama più ardente era restare indisturbata, comoda, sfaccendata benestante, servita e riverita in una monolitica celebrazione della propria inconcedibile grandezza.  


Apparentemente ha ottenuto tutto questo scegliendo la follia e una  confortevole degenza protetta. 


Questo è visibile e pornografico.


Ciò che è invisibile e Sacro è che mia madre ha raggiunto tutti i suoi zeri bancari e una posizione di indiscutibile e autorevole comando attraverso il potere della coerenza: non ha mai dubitato di sé o delle proprie ragioni;  non ha mai impiegato un aggettivo svalutante per definirsi; ha agito sempre conformemente ai propri, pochi, principi, senza mai tradire se stessa per nulla e per nessuno; non si è mai ritenuta meno che perfetta; non ha mai emulato nessuno; mai preso idee in prestito; mai compiaciuto anima viva; mai mostrato insicurezza o vacillato in cedimenti; mai un senso di colpa.


In ognuno di noi c’è il divino e, seppur al proprio minimo livello di coscienza, questa donna  ha inconsapevolmente adorato il proprio divino interiore a cui tutta la sua piccola realtà si è dovuta piegare manifestando ogni suo capriccio.


Seppur a un elementare livello di coscienza istintuale, questa donna ha esercitato con ferrea volontà un tale livello di coerenza da far fruttare al massimo i talenti del suo istinto conservativo: mai un errore in investimenti oltremodo redditizi, salute fisica eccellente e una grande casa.


Suo malgrado, mia madre è una maestra. Incarna un archetipo: la forza della coerenza interiore, della pace e dell’armonia tra le nostre parti interne, l’amore per se stessi.


Poco importa che questo archetipo abbia abitato un’ottava inferiore: ciò che insegna è una legge di respiro universale.


Così come questo essere ha preso su di sé il peso, le responsabilità, le conseguenze e il potere di incarnare a questo livello l’archetipo della coerenza/armonia interiore, è compito di quanti ne hanno inteso e onorato l’informazione veicolata, sviluppare l’archetipo in ottave superiori, ovvero al di là di un’anima animale/istintuale.


Ed è questo il dono che ho saputo accettare dall’archetipo incarnato in mia madre.


Grazie alla sue depressioni ho appreso il distacco dall’ipnosi del materialismo, il conforto del ritiro in sé stessi; imparai come gestire l’energia vitale. Poi giunse la sua violenza e scoprii il significato archetipico dell’istinto di morte, uno strumento di una potenza inaudita: per l’autodisciplina; contro il vittimismo; per chiudere i cicli esistenziali; per smettere di autocommiserarsi e molto altro ancora. 


Quando finalmente riuscii a godere dei suoi doni e a elargirli a mia volta, quei settori della mia vita che manifestavano tutta la mia antica sofferenza, si sciolsero come neve sotto un caldo e luminoso sole. E, soprattutto, fu così che guarii da una ferita troppo spesso sottovalutata: il bisogno di amare.


“Quando di due farete uno solo, diventerete figli dell’Uomo e se direte ‘montagna spostati‘, quella si sposterà”. (Vangelo di Tommaso).


La sfida di ognuno è trasportare questa coerenza a livelli ogni giorno superiori.

Attraverso la stessa prassi alchemica che ha trasformato la mia vita si perviene a quel livello di coscienza per cui il mondo, l’altro e la realtà non sono più un susseguirsi incongruente e caotico di difficoltà bensì il Regno in cui l’Archetipo parla e si rivela; in cui comprendere è intuire e fare è una preghiera.


 IL SEMINARIO

In verità si tratta di un doppio seminario esperienziale attraverso il quale attivare una profonda e reale trasformazione dell'immagine che abbiamo di noi stessi,  del mondo, degli altri e dei propri genitori.

Ma non solo. Nel corso di 11 incontri apprenderete a guardare e vedere il lato attivo dell'invisibile per muovervi dalla pesantezza del personale alla leggerezza dell'universale. E fare Anima.


In quanti modi la Morte ci chiama? 


E in quanti, invece, continuiamo ad escluderla?


E con essa, abbiamo rinunciato ai suoi doni: forse i soli in grado di risvegliarci dell'ipnosi del materialismo e della sopravvivenza per poter fare Anima nell' Abbondanza.


La vocazione dell'Anima alla Totalità indivisa presuppone che Vita e Morte danzino assieme in ogni istante.


Ma come incontrare la Vita e la Morte mentre la sopravvivenza  ci ricaccia continuamente nella pesantezza di esistere con sforzo e fatica?


Partendo dalla nostra ferita sacra di disconnessione con l' Essenza, effettueremo, in undici incontri, 15 lavori pratici per risvegliare in noi le forze creative di ciò che appartiene alla Vita e offrire alla Morte quanto è di sua pertinenza.


Gesù insegnava: "lascia che i morti seppelliscano i loro morti. Tu va' e annunzia il Regno di Dio".


✔️15 tecniche per sbloccare o attivare risorse personali e poteri ereditati: dividere i semi buoni da quelli che non danno frutto.

✔️15 passi per uscire dallo stato di ipnosi materialista e fare Anima.

✔️15 modi per vedere l'Amore: è sempre una questione d'Amore. Bisogna solo sapere dov'è.


Due seminari esperienziali suddivisi in 11 incontri: 


Il primo ciclo di lavoro (5 incontri di due ore e mezza ciascuno) costituisce la base tecnica, emotiva e consapevole per poter sostenere la seconda parte (6 incontri di due ore e mezza ciascuno).

Pertanto, l'iscrizione alla prima parte è aperta a tutti, mentre il secondo seminario è limitato esclusivamente a chi avrà lavorato attivamente nel precedente.


TEMI E DATE DEGLI INCONTRI


PRIMO CICLO:

1) (01/4) La vocazione dell'Anima e la Totalità Indivisa.

Cosa escludo e cosa desidero.

2) (14/04) Il ritiro della realtà.

3) (06/05) La tomba su cui torno a piangere: la seduzione della morte.

Le qualità mancanti.

4) (16/05) l'istinto suicida e omicida.

La relazione speciale.

5) (25/05) Il lato invisibile della Luna.

Le immagini e la Morte.


SECONDO CICLO:

6) (05/06) Le ferite materne.

Amore e non amore.

7) (16/06) La madre: il copione e la disposizione a soffrire. Il bisogno di amare.

8) (25/06) Le ferite paterne. Amore e non amore.

9) (04/07) Il padre: il copione e la disposizione a soffrire. Bisogno di amare.

10) (14/07) Ho preso tutto ciò che potevo dai miei genitori? Le risorse.

11) (24/07) Ho realizzato una nuova immagine di me.


DOVE?

On line, su zoom. Riceverai il link dopo l'iscrizione: al pagamento del primo incontro.


COSTO?

€ 35,00 ad incontro.

ISCRIZIONI ENTRO E NON OLTRE IL: 29 Marzo.


Conduce: Sara Ascoli, Counselor Evolutivo Professionale ACoFE; Antropologo medico; formatrice in Evoluzione della Coscienza; autrice di saggi sull'Alchimia Evolutiva.

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