I piaceri della carne: iniziazione di Venere (prima parte)
Nel video precedente, “la percezione del cuore”, accennavo a un'importante iniziazione che può offrirci Venere.
Cosa intendo quando parlo di Venere? Il pianeta? La divinità?
Venere è una podestà e una forza, un’energia e una sostanza.
È nel tessuto psichico di ognuno così come scorre nel sangue di tutti.
Per questo è una Dea, pianeta e astro: Stella del mattino e della sera. Per questo è un metallo, il rame, presente al contempo nei pianeti, nei mari, nella terra e nelle nostre vene. Per questo, la sua sapienza è racchiusa in una stella che brilla al centro del sacro frutto della conoscenza, la mela, affinché ogni uomo possa cibarsene.
Venere è anche una ballerina: nel corso di otto anni, il moto del pianeta visto dalla terra forma una stella cinque punte, con il Sole al centro. Il suo movimento è detto “danza di Venere”.
Cinque sono le punte della stella; cinque i sensi dell'uomo; cinque il numero della Quintessenza, lo spirito che mette in comunione ogni cosa; cinque i petali della rosa mistica, il fiore di Venere.
Per tutto questo e molto altro, Venere è un archetipo potente che può attivarsi in ognuno di noi come guida sapiente o, come per ciascun archetipo, può ammalarsi in noi: restare infermo e arrestare l’evoluzione.
Venere è padrona dei sensi e dell'amore: due sono i fari con cui guida il nostro cammino, come due le stelle con cui, per secoli, l'uomo ha con-fuso l'astro in relazione al suo manifestarsi prima che sorga il Sole o dopo il tramonto.
Lucifero è la Stella del mattino: portatore di luce, strumento di conoscenza, forza della natura, emblema dell'energia sessuale dell'anima incarnata. È la prima scintilla di coscienza che appare nel mondo addormentato, vale a dire il percepire se stessi. Lucifero si accende per ridestare dal sogno.
Vespero è la Stella della sera; brilla nella notte più buia e illumina il cammino ovvero, accende la luce conoscenza all'interno dell'oscurità umana.
L'archetipo di Venere Lucifero precede il Sé: la stella sorge prima del Sole. È il trionfo dell’ego: quando, in una prima fase evolutiva, siamo dominati da questa energia, i nostri 5 sensi sono come cavalli selvaggi e indomiti che muovono alla conquista del mondo. Desiderio e paura sorgono in relazione a ciò che si vede, si sente, si ode, si tocca, si gusta. Il mondo è solo ciò che percepisco attraverso il mio corpo e solo ciò che eccita i miei cinque sensi. Sono curioso, affamato, spaventato, bramoso: devo costantemente soddisfare una mancanza (desiderio) o mettermi al riparo da una minaccia (paura). Il mio destino dipende dall'esito dell'incontro con l'oggetto dei miei sensi: un corpo, un cibo, un oggetto di lusso, una situazione a cui ho assistito; parole che ho ascoltato. Sensazioni di piacere o disagio diventano le guide per l’uomo luciferino che muove i suoi passi sotto l'impulso del “mi piace” o “non mi piace”. Il mondo è buono o cattivo, bianco o nero, e le emozioni si infiammano di facili entusiasmi o improvvisi avvilimenti.
Qui Venere è regina dei sensi: della materia. Questi sono i piaceri della carne additati da tanti buontemponi liturgici. Non è di sessualità che si sta parlando: i piaceri dei sensi o della carne si riferiscono all'errore in cui cade l'uomo sedotto da ciò che vede con i propri occhi o sente con le proprie orecchie. È l'individuo ipnotizzato dalle immagini in movimento del mondo; catturato da ciò che arriva e poi va via: un'età, un'idea, un alimento, una malattia, un lavoro, una passione, un evento, un ruolo famigliare, uno status. Lucifero, Stella del mattino si accende e avvampa di entusiasmo o terrore, come pure di noia o indifferenza per ogni cosa che, ben presto, scomparirà: sorgerà il Sole, il vero Sé, e la luce flebile dei sensi è destinata a impallidire.
Questa è la prima iniziazione di Venere. parla ad ogni uomo dicendo: “tu vedi un corpo e ne fai una divinità; tu senti delle parole e ne fai una divinità; tu assapori una sostanza e subito diviene ragione di vita, dipendenza o maledizione; tu hai un'intuizione e assoggetti tutta la tua esistenza a ciò che ritieni verità assoluta; tu tocchi un oggetto, lo reputi separato da te e lo devi possedere o distruggere, poiché è altro da te e, se ne restassi privato, perderesti il contatto con quella parte di mondo che l'oggetto rappresenta e, quindi, ne fai un'altra divinità.
Tu con i tuoi occhi e tu con le tue mani. Tu fai tutto questo. E, dunque, tu accorgiti di essere un io: colui che crea divinità effimere e demanda loro poteri che, invece, gli sono propri”.
Cosi parla Venere ad ogni nuovo giorno, ad ogni nuovo uomo.
Queste sono le perdizioni della carne e dei sensi: l'aver perduto se stessi; aver offerto in sacrificio il proprio dormiente Sé sull'altare della materia, di un fenomeno, letteralmente di “ciò che appare” soltanto.
Ecco quanto hanno dannato tante religioni: non la sessualità, ma l'inganno dei sensi.
“Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco”, diceva Giordano Bruno.
E cosa, sulla sessualità, si trova scritto nella Bibbia?
“Quanto sei bella e quanto sei graziosa, o amore, piena di delizie! La tua statura è slanciata come una palma, i tuoi seni sembrano grappoli. Ho detto: “Salirò sulla palma, coglierò i grappoli di datteri”. Siano per me i tuoi seni come grappoli d’uva e il tuo respiro come profumo di mele. Il tuo palato è come vino squisito che scorre morbidamente verso di me e fluisce sulle labbra e sui denti!” O ancora: “Io sono del mio amato e il suo desiderio è verso di me …Come vorrei che tu fossi mio fratello, allattato al seno di mia madre! Incontrandoti per strada ti potrei baciare senza che altri mi disprezzi. Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre; tu mi inizieresti all’arte dell’amore”.
I piaceri luciferini della carne non riguardano la sessualità in un’accezione negativa. Nient’affatto.
L'errore umano non è nel piacere di cui Venere è pure maestra. È la sé-duzione dei sensi che disperde l'uomo: l'essere condotti fuori dal Sé, fuori dal divino interiore per innalzare altari pagani a figurine.
Questa è la lussuria: smoderato appetito dei sensi, di tutti i sensi, dal cui appagamento dipenderebbe la qualità della vita di un uomo. In una sola parola: dipendenza.
L'individuo luciferino fa dipendere il suo stato da idee, conoscenze, circostanze, oggetti, sostanze. Non è padrone di Sé, anzi è schiavo.
Ed ecco che Venere si fa pure messaggera di Libertà.
Sacra è la sessualità: blasfemo ritenere che dal sesso dipenda una condizione di benessere o un appagamento. Se non dei sensi addormentati.
Nel Corano è ben spiegato che quando un uomo ha mangiato prova una piacevole sensazione di sazietà: alcuni renderanno grazie per quel cibo (sono i luciferini); altri, collegano la sensazione alla Fonte divina e ringraziano il Supremo per aver loro donato la capacità di godere di quella sensazione (Venere Vespero).
Lucifero è la stella a cinque punte con al centro il Sole: quei cinque sensi hanno un centro. Questo, infine, il messaggio della prima iniziazione di Venere: “costruisci il tuo vuoto. Non riempire di apparenze te stesso. Non portare il mondo dentro di te. In quel sacro vuoto sorgerà il tuo Sole, il tuo Sé: unica guida di Luce, in questo regno di Ombre”.
... Continua ....
Sara Ascoli
Tratto da: "CENERENTOLA, L'INGANNO L'ANIMA E IL SANG REAL" di Sara Ascoli per Enki Saggistica, Gilgamesh edizioni, 2020.
Disponibile su Amazon anche in ebook.
Cosa intendo quando parlo di Venere? Il pianeta? La divinità?
Venere è una podestà e una forza, un’energia e una sostanza.
È nel tessuto psichico di ognuno così come scorre nel sangue di tutti.
Per questo è una Dea, pianeta e astro: Stella del mattino e della sera. Per questo è un metallo, il rame, presente al contempo nei pianeti, nei mari, nella terra e nelle nostre vene. Per questo, la sua sapienza è racchiusa in una stella che brilla al centro del sacro frutto della conoscenza, la mela, affinché ogni uomo possa cibarsene.
Venere è anche una ballerina: nel corso di otto anni, il moto del pianeta visto dalla terra forma una stella cinque punte, con il Sole al centro. Il suo movimento è detto “danza di Venere”.
Cinque sono le punte della stella; cinque i sensi dell'uomo; cinque il numero della Quintessenza, lo spirito che mette in comunione ogni cosa; cinque i petali della rosa mistica, il fiore di Venere.
Per tutto questo e molto altro, Venere è un archetipo potente che può attivarsi in ognuno di noi come guida sapiente o, come per ciascun archetipo, può ammalarsi in noi: restare infermo e arrestare l’evoluzione.
Venere è padrona dei sensi e dell'amore: due sono i fari con cui guida il nostro cammino, come due le stelle con cui, per secoli, l'uomo ha con-fuso l'astro in relazione al suo manifestarsi prima che sorga il Sole o dopo il tramonto.
Lucifero è la Stella del mattino: portatore di luce, strumento di conoscenza, forza della natura, emblema dell'energia sessuale dell'anima incarnata. È la prima scintilla di coscienza che appare nel mondo addormentato, vale a dire il percepire se stessi. Lucifero si accende per ridestare dal sogno.
Vespero è la Stella della sera; brilla nella notte più buia e illumina il cammino ovvero, accende la luce conoscenza all'interno dell'oscurità umana.
L'archetipo di Venere Lucifero precede il Sé: la stella sorge prima del Sole. È il trionfo dell’ego: quando, in una prima fase evolutiva, siamo dominati da questa energia, i nostri 5 sensi sono come cavalli selvaggi e indomiti che muovono alla conquista del mondo. Desiderio e paura sorgono in relazione a ciò che si vede, si sente, si ode, si tocca, si gusta. Il mondo è solo ciò che percepisco attraverso il mio corpo e solo ciò che eccita i miei cinque sensi. Sono curioso, affamato, spaventato, bramoso: devo costantemente soddisfare una mancanza (desiderio) o mettermi al riparo da una minaccia (paura). Il mio destino dipende dall'esito dell'incontro con l'oggetto dei miei sensi: un corpo, un cibo, un oggetto di lusso, una situazione a cui ho assistito; parole che ho ascoltato. Sensazioni di piacere o disagio diventano le guide per l’uomo luciferino che muove i suoi passi sotto l'impulso del “mi piace” o “non mi piace”. Il mondo è buono o cattivo, bianco o nero, e le emozioni si infiammano di facili entusiasmi o improvvisi avvilimenti.
Qui Venere è regina dei sensi: della materia. Questi sono i piaceri della carne additati da tanti buontemponi liturgici. Non è di sessualità che si sta parlando: i piaceri dei sensi o della carne si riferiscono all'errore in cui cade l'uomo sedotto da ciò che vede con i propri occhi o sente con le proprie orecchie. È l'individuo ipnotizzato dalle immagini in movimento del mondo; catturato da ciò che arriva e poi va via: un'età, un'idea, un alimento, una malattia, un lavoro, una passione, un evento, un ruolo famigliare, uno status. Lucifero, Stella del mattino si accende e avvampa di entusiasmo o terrore, come pure di noia o indifferenza per ogni cosa che, ben presto, scomparirà: sorgerà il Sole, il vero Sé, e la luce flebile dei sensi è destinata a impallidire.
Questa è la prima iniziazione di Venere. parla ad ogni uomo dicendo: “tu vedi un corpo e ne fai una divinità; tu senti delle parole e ne fai una divinità; tu assapori una sostanza e subito diviene ragione di vita, dipendenza o maledizione; tu hai un'intuizione e assoggetti tutta la tua esistenza a ciò che ritieni verità assoluta; tu tocchi un oggetto, lo reputi separato da te e lo devi possedere o distruggere, poiché è altro da te e, se ne restassi privato, perderesti il contatto con quella parte di mondo che l'oggetto rappresenta e, quindi, ne fai un'altra divinità.
Tu con i tuoi occhi e tu con le tue mani. Tu fai tutto questo. E, dunque, tu accorgiti di essere un io: colui che crea divinità effimere e demanda loro poteri che, invece, gli sono propri”.
Cosi parla Venere ad ogni nuovo giorno, ad ogni nuovo uomo.
Queste sono le perdizioni della carne e dei sensi: l'aver perduto se stessi; aver offerto in sacrificio il proprio dormiente Sé sull'altare della materia, di un fenomeno, letteralmente di “ciò che appare” soltanto.
Ecco quanto hanno dannato tante religioni: non la sessualità, ma l'inganno dei sensi.
“Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco”, diceva Giordano Bruno.
E cosa, sulla sessualità, si trova scritto nella Bibbia?
“Quanto sei bella e quanto sei graziosa, o amore, piena di delizie! La tua statura è slanciata come una palma, i tuoi seni sembrano grappoli. Ho detto: “Salirò sulla palma, coglierò i grappoli di datteri”. Siano per me i tuoi seni come grappoli d’uva e il tuo respiro come profumo di mele. Il tuo palato è come vino squisito che scorre morbidamente verso di me e fluisce sulle labbra e sui denti!” O ancora: “Io sono del mio amato e il suo desiderio è verso di me …Come vorrei che tu fossi mio fratello, allattato al seno di mia madre! Incontrandoti per strada ti potrei baciare senza che altri mi disprezzi. Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre; tu mi inizieresti all’arte dell’amore”.
I piaceri luciferini della carne non riguardano la sessualità in un’accezione negativa. Nient’affatto.
L'errore umano non è nel piacere di cui Venere è pure maestra. È la sé-duzione dei sensi che disperde l'uomo: l'essere condotti fuori dal Sé, fuori dal divino interiore per innalzare altari pagani a figurine.
Questa è la lussuria: smoderato appetito dei sensi, di tutti i sensi, dal cui appagamento dipenderebbe la qualità della vita di un uomo. In una sola parola: dipendenza.
L'individuo luciferino fa dipendere il suo stato da idee, conoscenze, circostanze, oggetti, sostanze. Non è padrone di Sé, anzi è schiavo.
Ed ecco che Venere si fa pure messaggera di Libertà.
Sacra è la sessualità: blasfemo ritenere che dal sesso dipenda una condizione di benessere o un appagamento. Se non dei sensi addormentati.
Nel Corano è ben spiegato che quando un uomo ha mangiato prova una piacevole sensazione di sazietà: alcuni renderanno grazie per quel cibo (sono i luciferini); altri, collegano la sensazione alla Fonte divina e ringraziano il Supremo per aver loro donato la capacità di godere di quella sensazione (Venere Vespero).
Lucifero è la stella a cinque punte con al centro il Sole: quei cinque sensi hanno un centro. Questo, infine, il messaggio della prima iniziazione di Venere: “costruisci il tuo vuoto. Non riempire di apparenze te stesso. Non portare il mondo dentro di te. In quel sacro vuoto sorgerà il tuo Sole, il tuo Sé: unica guida di Luce, in questo regno di Ombre”.
... Continua ....
Sara Ascoli
Tratto da: "CENERENTOLA, L'INGANNO L'ANIMA E IL SANG REAL" di Sara Ascoli per Enki Saggistica, Gilgamesh edizioni, 2020.
Disponibile su Amazon anche in ebook.
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