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PAURA DELLA MORTE

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 La paura inconscia di morire può generare pensieri ossessivi di fare e ancora fare cose. La mente crea problemi per poi risolverli: così crede di essere viva. Questa paura occultata si maschera di ansia da prestazione con l’intento inconsapevole di esorcizzarla attraverso la sicurezza materiale (professione, aspetto fisico, mondanità, status). Dietro questa inconfessata paura di morire si cela spesso il proprio timore di vivere: di non aver ancora incominciato a vivere. A sua volta, tale timore affonda le radici in una mancanza di consapevolezza di sé e, quindi, della vita. #SiiReale

COSA NON FA IL TUO CUORE?

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La maggior parte delle persone ha un livello di energia bassissimo. Non solo perché si mangia male o si conduce una vita sedentaria.  Ognuno di noi ha 3 centri di base: mentale, emotivo e sessuale. Ogni centro è deputato a un compito e ha tutte le facoltà di svolgerlo, nonché l’energia necessaria per adempiervi.  Il problema si crea quando demandiamo a un centro di svolgere attività che non sono di sua pertinenza. È allora che il nostro organismo entra in tensione, poi in conflitto e infine esaurisce gran parte della propria energia. Facciamo un esempio comprensibile da tutti:  fare del sesso un oggetto del pensiero equivale a creare in noi uno stato energeticamente confusionale.   Il sesso ha un suo specifico centro e il mentale non è strutturato per fare fronte alle sue peculiarità. Ma i più, usano il centro mentale per fare sesso: così assistiamo a un numero esagerato di corpi  energeticamente vuoti e morti che si avvicinano solo nello spazio ma incapaci di toccarsi profondamente e

I SEMI INESPRESSI: EMOZIONI ILLEGITTIME

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  Cosa in te non è ancora giunto a fioritura? Cosa non si è ancora attivato ? Quali parti o semi di te hai finora rinnegato, scansato, evitato? Ognuno di noi è cresciuto nella repressione di alcuni stati energetici: la rabbia, l’invidia, l’esuberanza e l’entusiasmo. Per altri tra noi, da piccoli era vietato essere tristi o piangere. Loro malgrado, i nostri genitori hanno favorito in noi il consolidamento di alcuni stati energetici socialmente accettati e inibito e congelato altri ritenuti scomodi per l’ambiente. Da adulti abbiamo perduto la memoria di tutte le volte e di tutti i modi in cui è stata repressa la nostra rabbia, ad esempio. E con la memoria abbiamo perduto pure la capacità di esprimere rabbia: magari siamo arrabbiati ma non esprimiamo quell’energia. La rabbia ci abita dentro e ci avvelena ma non siamo capaci di esprimerla in modo responsabile: siamo arrabbiati ma non esprimiamo, non liberiamo rabbia. Cosa vuol dire: “in modo responsabile”? Vuol di

MORTE E RINASCITA EVOLUTIVI

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  Cosa si intende in un percorso di counseling evolutivo con il termine “rinascita” ? Rinascere è la capacità di partorire in sé una realtà nuova in cui non c’è più un passato sospeso e sbagliato usato per giustificare le credenze sulla nostra personalità. Chi rinasce si è liberato dalla ferita sacra e dalle storie di vita che l’hanno rimessa in scena più e più volte. Conseguentemente, morire, in termini evolutivi, equivale a disconnettersi da fonti energetiche esterne. Prima di morire a se stessi si vive in una modalità di sopravvivenza in cui si accettano le persone e le circostanze intorno a noi come immagini mancanti di riconoscimento (proiezioni, specchi). Le proprie azioni nascono dal bisogno di soddisfare esigenze e non da uno stato di soddisfazione, come è per chi è rinato. La coazione a soddisfare bisogni crea dipendenza e produce adrenalina. Finché si abita lo stato di sopravvivenza si cercherà sempre al di fuori di sé stessi un nutrimento energetico: esattamente come un b

UN SANO SENTIMENTO DEL SÉ

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  L’amore che ti sei conquistato al duro costo della rinuncia a te stesso non riguarda te: amano l’accondiscendenza, non te; amano l’avvenenza, non te; amano la disponibilità, non te. Cos’è un sano sentimento del Sé? La certezza che sentimenti e desideri provati appartengano al proprio sé. Da questa sicurezza sorge l’autostima. Ovviamente, la stragrande maggioranza dei nostri desideri come del nostro sentire è determinata da più fattori: Memorie genealogiche Indottrinamento Condizionamento Natura del carattere (mentale, emotivo, viscerale) Carattere Istinto (conservativo, sociale, sessuale) Alimentazione Postura Credo Influenze sottili La persona con un sano sentimento del Sé sente legittimato il proprio sentire: essere triste, aver bisogno, essere arrabbiato o ferito, provare gelosia, avere paura, insicurezza, timidezza, frustrazione, possono essere liberamente vissute senza temere di perdere l’amore o il rispetto altrui, né temere di ferire o spaventare l’a

EVENTO GRATUITO: RELAZIONI E PERSONE NON EMOTIVAMENTE DISPONIBILI

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  Evento gratuito on line il 19/11/2024. Prenotazioni a : siirealecounseling@gmail.com  RELAZIONI E PERSONE NON EMOTIVAMENTE DISPONIBILI Parleremo e ci confronteremo sulle relazioni con persone non emotivamente disponibili: come riconoscerle o come riconoscerci; come mai ci siamo imbattuti in una scelta simile; come comportarci; come simili relazioni possano farci sentire soli, sbagliati, eccessivi, troppo sensibili e, quindi, ledere la nostra autostima. Spesso in una relazione critica il problema non è la mancanza di amore o affetto (parliamo di ogni tipo di relazione: anche di amicizia o parentela) ma la non disponibilità emotiva. Vedremo insieme di cosa si tratta. Vai all'articolo Vai ai video Evento su Facebook👉🏼👉🏼  https://facebook.com/events/s/relazioni-le-persone-non-emoti/1088421556311803/

CHI SONO LE PERSONE EMOTIVAMENTE NON DISPONIBILI?

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